Uscii da quella maledetta stanza e chiusi alle mie spalle la porta. Sentivo ancora le loro voci, il rumore fastidioso delle loro sciocchezze.
La' sul pianerottolo guardavo le altre porte chiuse davanti a me e poi le scale, le maledette scale che sprofondavano nell'oscurità.
Mi avvicinai con circospetta lentezza e guardai, guardai nelle tenebre sotto di me.
Guardai poi le mie dita contratte aggrappate al corrimano.
"Vuoi morire?" disse la voce dentro di me.
Sentii la mia povera vita ribellarsi.
La' in quella maledetta stanza continuavano a dire sciocchezze e a fare rumore anche senza di me.
"vuoi morire?" chiese ancora la voce.
Non sembrava un invito ma piuttosto un timore.
Scelsi allora un'altra porta ed un'altra stanza: la' dentro non c'era nessuno ed io respiravo bene anche se qualche volta la luce calante faceva diventare tutto più triste ed io cercavo di non badarci più di tanto.
Da allora ho sempre abitato li' e ogni tanto qualcuno viene a trovarmi ma dopo non può che andare via.
"voglio vivere" continuo a ripetermi mentre guardo il cielo notturno e penso a Sirio B.
ho deciso che ti regalo un telescopio. potrei addirittura decidere di farti scegliere il modello. sallolo.
RispondiEliminaOk, vada per il telescopio. Nel frattempo gioco col planetario dell'ipad.
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