giovedì 30 dicembre 2010

Antes y despuès

 Here lies one whose name was writ in water
John Keats

Quella volta al bar della stazione quando cercavi di balbettare
i resoconti confusi dei tuoi amori & le tue storie improbabili di saltimbanco peruviano
antes y despuès
a me distratto dalle visioni di cerveza fredda & treni perduti
che a mia volta cercavo di raccontarti
la strada lunga adatta alle mie scarpe
antes y despuès
oppure il mio perduto amore
per riderci o piangerci su
mentre i treni continuavano a partire o ad arrivare
& io guardavo quella tua furba faccia peruviana
pensando alle tue glorie di giungla & Machu Picchu
oppure alle tue storie di donne & di coltelli
antes y despuès
come è stato possibile mi chiedo
dopo quella volta di reciproca confusa franchezza
non esserci più sentiti nè visti
per le strade maledette di questo mondo
dove trovi solo amici falsi pronti a pugnalarti
antes y despuès
proprio come dicevi tu
col tuo buffo accento da sudamerica favoloso
& la tua furba faccia peruviana
come è stato possibile mi chiedo
dopo quella virile franca ubriacatura
non esserci più sentiti e visti
antes y despuès
per le strade maledette di questo mondo
dove trovi solo amici falsi pronti a pugnalarti
mentre i treni continuano ad arrivare o a partire
senza che possiamo davvero prenderli
e fare ciao con la mano
antes y despuès
a questo maledetto maledetto mondo
dove l'amicizia è un nome scritto sull'acqua
proprio come dicevi tu
col tuo buffo accento sudamericano
proprio come dicevi tu
con quel tuo buffo intercalare:
"antes y despuès".

venerdì 24 dicembre 2010

London eyes

La pioggia che cade mi fa venire in mente il Ponte di Londra.
I bambini  da dietro un brutto cespuglio, le facce squallide che spiavano me e il lungofiume e il futuro del Vizio.
La pioggia cadeva sulla città, leggera come tante volte, la Torre era bellissima e grigia.
Il vecchio della metropolitana portava addosso il suo buffo cartello che diceva " Prepare to meet your doom".
Le barche passavano sul Tamigi quasi senza rumore, un grattacielo sembrava un enorme proiettile  pronto a sfondare il cielo grigio di Londra.
Ecco, così, un passo dopo l'altro, amico mio , fatti forza e passa questo ponte.
Ho comprato un bellissimo ombrello e l'ho dimenticato a Saint Paul.
Un biglietto dell'Underground accartocciato nella mia tasca.
Guardavo le barche andare lente sul Tamigi, i piccoli teppisti dietro i cespugli, poi un penny nel palmo della mia mano.

Guardai la ragazza venirmi incontro e lei guardò me.
Ecco, così, un passo dopo l'altro,amico mio, fatti forza e passa questo ponte.
Un bellissimo ombrello dimenticato a Saint Paul.
Un biglietto dell'Underground accartocciato nella tasca.
Un penny miserabile nel palmo della  mano.
Prepare to meet your doom.

Continuammo a guardarci e i suoi occhi erano bellissimi attraverso la pioggia e il vento e ricordo i suoi  capelli scarmigliati mentre la notte calava trionfante sulla riva Sud e gettava lunghe ombre  intorno a noi che andammo ciascuno  per la propria strada, soli e perduti dentro il cuore buio di Londra.

martedì 7 dicembre 2010

Vecchia e sporca città

La città mi aspetta quando al mattino apro la mia porta indifeso.
Vecchia e sporca città.
Farei a meno del tuo brutto suono e dei tuoi brutti topi, dei ricordi che mi legano a te e che fanno male.
Vecchia e sporca città.
Guardo indietro alle mie spalle e nell'abisso del tempo mi rivedo inconcludente e indifeso per le tue strade, al tramonto o all'alba, di notte o di giorno, a sognare cose che non esistevano ma che riempivano il mio cuore.
Vecchia e sporca città.
C'eri solo tu a guardarmi quella volta, quando, straniero per tutti, sedevo su  quella panchina.
Vecchia e sporca città.
C'eri solo tu ad ascoltare la mia ubriachezza quando in quel bar parlavo  ad un fantasma di donna, seduto a un tavolino.
Vecchia  sporca città.
Guardo davanti a me e ancora mi vedo inconcludente e indifeso per le tue strade, a sognare cose che non esistono ma che riempiono il mio cuore.
Vecchia vecchia sporca città.

Soundtrack: The Pogues- Dirty Old Town

domenica 5 dicembre 2010

All the old ghosts

Camminavo lungo quel muro di cinta fatto di mattoni e non c'era nessuno per strada.
Il vento agitava i lembi strappati dei manifesti e le nuvole del cielo.
Era domenica pomeriggio e avrei voluto raccontare qualcosa di me a qualche mio amico.
Forse avrei anche trovato le parole per farlo, pensavo, forse ci sarei riuscito.
Un cane senza padrone rincorreva una palla sul prato, vicino alla vecchia fabbrica.
Pensavo a tutti i miei vecchi amici che non vedevo da tempo, alle loro risate e alle loro tristezze.
Avrei voluto incontrare uno di loro quella domenica pomeriggio e raccontargli qualcosa.
Oppure addirittura il mio perduto amore.
Sì, forse avrei voluto incontrare il mio perduto amore e chiederle solo "Come stai?" o "cosa hai fatto tutto questo tempo?" ,senza trattenerla e senza fermarmi.
Desideri fantasiosi di una domenica pomeriggio, camminando lungo quel muro di cinta fatto di mattoni.
Cari amici, solo un ultimo brindisi con voi lungo questo vecchio dannato muro, caro amore dimenticato solo un ultimo casto bacio.
Il cane solitario continuava a rincorrere la palla sul prato, il vento soffiava.
Sopra di me correvano verso sconosciuti porti le nuvole del cielo.

Soundtrack: Luke Kelly : Raglan Road