martedì 22 marzo 2011

L'attesa

Le maledette otto ore. La vita come inquadramento perpetuo e coatto. Uno schifo che si ripete giorno dopo giorno. Portare l'indispensabile pagnotta a casa.
Tutto per la miserabile e indispensabile pagnotta. Ascoltare le scemenze dei colleghi e quelle del tuo capo. Fare un lavoro, tutto sommato, del cazzo.
Pero' la pagnotta, tutto si fa per la pagnotta.
E allora, quando si torna a fine giornata così stanchi a casa, per fortuna che ci sono i libri e i dischi che riempiono il tempo residuo, in attesa impaziente che qualche donna dai contorni per ora nebulosi venga a negarti pure quelli.

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