martedì 26 aprile 2011

Sogno e complotto

Ho sognato che gli sparavo. Naturalmente ero una piccola ma importantissima pedina nella grande e tenebrosa scacchiera del Complotto.
Gli sparavo dall'ultimo piano di un palazzo mentre lui, il Presidente voglio dire, passava ridente tra fischi e applausi per la strada sottostante.
Io sparavo la mia magic bullet da dietro le spalle del Presidente e qualcun altro gli sparava davanti, dalla collinetta erbosa.
Soffice maledetta collinetta erbosa.
Un clown travestito da Joe Pesci ridacchiava col suo fucile fumante.
Poi in un cinema arrestavano solo me.
Così il signor Ruby guidando una sgangherata Renault 4 rossa investiva me e i due poliziotti che mi portavano in prigione.
Una morte dolorosa e veloce in quella stretta traversa di Via delle Botteghe Oscure.
Sic transit gloria mundi.

venerdì 22 aprile 2011

2666

Prima o poi ne scriverò una recensione. Mi tremano le vene e i polsi a pensarci, pero'.
Letti tre dei cinque romanzi di cui e' composto. Mai visto niente del genere, ci sono tante pagine folgoranti e altre meno convincenti, pero' , ripeto, mai visto niente del genere.
Una lettura che diventa una specie di navigazione senza carte nautiche ed io vi consiglio di navigare, miei prodi.

sabato 16 aprile 2011

Il mio sabato

Ho dormito, pulito casa, fatto la spesa, scorrazzato tra il Pantheon e Piazza Venezia, sfogliato l'ultimo libro di Hawking in libreria, ho giocato con l'ipad e mangiato uno strano risotto agli asparagi.
Poi si e' persino rifatto vivo dopo tanti mesi il mio amico Arcimboldi.

mercoledì 13 aprile 2011

Eclissi

La primavera si e' nascosta. Ci aveva illuso per qualche giorno, qualche gradasso tra noi si era addirittura sbilanciato e parlava di estate.
Oggi faceva freddo e dalla mia finestra guardavo le nuvole carogne che nel cielo cangiante si rincorrevano. Il vento agitava fiori bianchi nei prati ed il glicine era bello a vedersi.
In ufficio le mie compagne di stanza hanno parlato a lungo dei reali d'Inghilterra e del matrimonio tra William e Kate.
Pare che sia una cosa importante per qualcuno.
Le mie compagne di stanza dicono e pensano tante cose, io di solito rispondo a monosillabi.
Oggi nei tempi morti del lavoro cercavo fotografie di pianeti e fingevo come al solito di ascoltare.
Le mie colleghe di lavoro sono femmine noiose che non hanno neppure l'attenuante della bellezza.

giovedì 7 aprile 2011

Spring

Roma e la primavera. Camminare per le strade di Roma nella luce calda del pomeriggio e guardare tutto quello che si riesce a catturare con lo sguardo. Non mi piaccio riflesso nelle vetrine e negli specchi che scopro camminando. Non mi piaccio ed allora guardo altrove. Persone e cose. La speranza e l'amarezza sempre mescolate. Passano i tram a piazza dei Cinquecento. Un guardarsi improvviso negli occhi con una sconosciuta in Via Nazionale. La mia giacca di velluto a coste, il caffè di Castroni, la mia ombra su muri paglierini.
La primavera regna e facciamola pure regnare.