domenica 24 ottobre 2010

Vendola o del colore

Bersani è grigio e siamo d'accordo. Vendola invece è molto colorato. L'altra sera l'ho visto su La7. Si nota subito che Vendola ha letto e legge molto. Un eloquio sicuramente immaginifico. Molto colorato, sì è vero. Si capisce pure. Bersani parla di maniche rimboccate e il suo onesto faccione ci guarda dai cartelloni, che simpatico uomo tutto in grigio ci viene certe volte da pensare.
Vendola riempie invece i suoi discorsi di metafore ardite: è tutto, come dire?, molto molto colorato. Sicuramente lui ha letto e continua a leggere molto. Mi viene in mente allora un aforisma di Flaiano: leggere è niente, il difficile è dimenticare ciò che si è letto.

sabato 23 ottobre 2010

The Parting Glass

Come la volta scorsa, una canzone da youtube. Come la volta scorsa, una folgorazione. Questa volta però nessuna bella donna  canta una altrettanto bella canzone.  Questa volta a cantare è invece un uomo e per niente bello per giunta, però...sicuramente molto molto ubriaco.
Tuttavia questa interpretazione che Shane Mc Gowan dà della classica The Parting Glass è a mio avviso qualcosa di favoloso.  L’interprete sa quel che canta, nessun dubbio. Lo sa anche attraverso i fumi dell’alcool e nonostante l’apparente incertezza.  La sua prova dolente mi riempie d’ammirazione . Ascoltate questa canzone, cari naviganti  e  guardate gli occhi di Shane Mc Gowan che solo qualche maledetto idiota e mediocre figlio di puttana potrebbe definire avvinazzati. Ebbene sì, il cantante ha bevuto e potete deriderlo, il suo viso è brutto e la sua bocca è sdentata ma se la sua voce non è capace di incrinare il ghiaccio del vostro cuore, care ladies & cari gents, di sicuro  meritate di marcire in vita.
Of all the money e'er I had,
I spent it in good company.
And all the harm I've ever done,
Alas! it was to none but me.
And all I've done for want of wit
To mem'ry now I can't recall
So fill to me the parting glass
Good night and joy be with you all.

domenica 17 ottobre 2010

Dilemma d'occhi e orecchi

A notte alta mi si presenta un dilemma. Su youtube ho scoperto questa perla.
Non è senza conseguenza questa scoperta. Infatti ecco il dilemma : è più bella la canzone o la donna che la canta?
Continuo a rivedere e a risentire, occhi e orecchi gratificati naturalmente, oh gesù sono entrato in un loop, sarebbe ora di dormire però.

So say goodbye and don't look back, I've had some happy days with you
Sorry I can't be the one who stays with you
And when they ask about me, you can say I was the one with you
Who never touched the clouds or reached the sun with you
No I can't reach the clouds or touch the sun.

sabato 16 ottobre 2010

A casa, dopo un mese

Non tornavo a casa da un mese. Non vedevo la mia famiglia da un mese, non vedevo la mia città da un mese. Devo dire che quest'ultima non mi è mancata. Sempre piccola e orribile e sepolta in quella sonnacchiosa provincia.  Il Sud. Più o meno lontano, più o meno profondo. I ragazzi e le ragazze con quelle facce e quei vestiti come se oggi fosse festa. Festa sull'unica grande strada dove tutti passeggiano. Quale festa. Perché festa. Sempre tutto uguale. Vecchio caro e schifoso Sud. Senza pace e senza redenzione.
Nella gabbia in cucina c'è un nuovo pappagallo a far compagnia al primo. L'hanno chiamato Syd. Come Barrett, chiedo? Come Barrett, rispondono. 
Mentre mangio i pappagalli rumoreggiano ed io rido con i miei familiari perché sto bene e perchè è bello ogni tanto non dover pranzare da soli.
Parliamo di tante cose e anche del Sud. Il nostro caro amato e schifoso Sud.
Mi volto a guardare la gabbia coi pappagalli: Syd Barrett non smette di cantare, Syd Barrett è proprio bello.

sabato 9 ottobre 2010

Sì TAV

Bene, uno può anche decidere di risparmiare e non prendere il treno ad alta velocità per fare Roma-Milano.
Sì, uno può anche avere il senso dell'avventura e fare una cosa del genere.Sette ore per capire che l'Italia è fottutamente lunga. Metà prezzo ma il doppio del tempo, cazzo. E poi la insostenibile tristezza degli scompartimenti di un intercity, dico, avete presente?
Sette ore: uno legge, poi dorme, poi si sveglia ed ascolta musica e poi ancora dorme o resta sveglio, fa lo stesso. Nessuna passeggera da guardare o importunare. Solitudine  abissale in Val Padana. Sette ore dal Centro al Nord lungo questo fottuto italico stivalone. Sfido io che poi uno cade preda dei cattivi pensieri.