Ieri sera su Rai4 davano Mississippi Burning di Alan Parker con Willem Dafoe, Gene Hackman e Frances McDormand.
Profondo Sud americano con relative cupezze di razzismo e Ku Klux Klan, bella ricostruzione storica dell'America anni sessanta quando un futuro Obama sarebbe parso a tutti un azzardo da fantascienza.
Grandi gli attori e su tutti Gene Hackman. Credo di non aver mai visto un film, buono o cattivo che fosse, in cui Gene Hackman non abbia brillato per qualcosa, la sua incredibile faccia in cui miracolosamente si mescolano parvenze di bontà e di cattiveria mi ha sempre entusiasmato.
Certe volte era solo il candore o la triste disillusione dell'uomo quello che lui riusciva ad esprimere,altre volte la forza e il coraggio; tantissime altre volte fu invece uno straordinario villain: come dimenticare i personaggi corrotti e malvagi a cui ha dato il suo volto cosi' espressivo e incredibile?
Quando Gene Hackman fa il cattivo a me sembra un orco magnifico del nostro tempo con quegli occhietti piccoli e malvagi affondati in quella faccia rossa e quel gran naso e il ghigno, la risata del male pronto ad esplodere.
Ma non c'era solo la cattiveria, dimenticate lo sceriffo degli Spietati e pensate a quel prete del Poseidon e vi verranno in mente umanità ed eroismo.
So che lei non mi leggera' mai ma grazie di tutto questo, Mr.Hackman, grazie e buon compleanno.
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