Un amico introverso come me mi segnala un libro sugli introversi e sui loro problemi.
Sono tanti questi problemi e sono tanti gli introversi.
Forse una legione, ma certamente una minoranza rispetto agli estroversi.
Beh, che dire? Il mondo e' vostro, cari amici estroversi, accomodatevi pure: invidiamo naturalmente la vostra vitalita', crescete e moltiplicatevi senza timore, pare che noi si debba stare a guardarvi fino alla fine nostra o vostra o del mondo.
Il guaio nostro e' che pensiamo troppo, davvero ne siamo convinti: a che servira' poi questo continuo e minuzioso scrutare dentro noi stessi? Solamente a regalarci una accresciuta consapevolezza delle cose che gremiscono questo universo balordo e che non ci portera' nulla di buono, che ci potra' forse qualche volta permettere di raccogliere qualche fiore, uno stupendo fiore colorato e poi niente più', solo quotidiane tristezze.
E poi il pensiero dell'ombra lunga che si allunga sopra il pianeta mentre voi danzate la vostra danza macabra, come potremmo mai allontanarlo? Siamo pazzi, siete pazzi, lo sappiamo.
parla la finta estroversa: sembra un inno all'introversione. secondo me gli estroversi veri sono pochi a questo mondo. sono di più i finti estroversi. sono solo piccole, stupide, umane e qualche volta perverse tattiche di adattamento.
RispondiEliminala consapevolezza invece non è data dal temperamento ma dal percorso.
Forse ci sono pure i finti introversi. Io invece son sicuro (una delle poche cose di cui sono sicuro) di essere un vero introverso: essendo di tale temperamento ho fatto un percorso conseguente. Si vive molto male, comunque.
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