lunedì 2 maggio 2011

Servillo al Primo Maggio

Nato a Napoli, vissuto fino a dieci anni in un vicolo napoletano tra San Biagio dei Librai e Via dei Tribunali, Napoli sara' sempre con me, almeno come stringa alfanumerica inequivocabile dentro il mio codice fiscale.
Lontano da anni dalla mia citta' natale, ogni tanto ci ripenso con nostalgia.
Fatta questa premessa, devo dire che in genere le canzoni napoletane, che grondano molto spesso una inconfondibile retorica vesuviana, mi infastidiscono.
Ieri sera pero' Servillo, al concertone del Primo Maggio, intonando " io te voglio bene assaje ma tu nun pienz a mme" mi ha regalato inaspettatamente l'unica emozione di quella serata.
Quando si canta non basta farlo bene, bisogna anche convincere e lui con quella voce e quella faccia lo ha fatto.
Altro che la Donna Cannone, vero Ernesto Assante?

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