La città mi aspetta quando al mattino apro la mia porta indifeso.
Vecchia e sporca città.
Farei a meno del tuo brutto suono e dei tuoi brutti topi, dei ricordi che mi legano a te e che fanno male.
Vecchia e sporca città.
Guardo indietro alle mie spalle e nell'abisso del tempo mi rivedo inconcludente e indifeso per le tue strade, al tramonto o all'alba, di notte o di giorno, a sognare cose che non esistevano ma che riempivano il mio cuore.
Vecchia e sporca città.
C'eri solo tu a guardarmi quella volta, quando, straniero per tutti, sedevo su quella panchina.
Vecchia e sporca città.
C'eri solo tu ad ascoltare la mia ubriachezza quando in quel bar parlavo ad un fantasma di donna, seduto a un tavolino.
Vecchia sporca città.
Guardo davanti a me e ancora mi vedo inconcludente e indifeso per le tue strade, a sognare cose che non esistono ma che riempiono il mio cuore.
Vecchia vecchia sporca città.
Soundtrack: The Pogues- Dirty Old Town
è antica, non vecchia. è vissuta, non sporca. e ti protegge materna mentre ti godi gioioso la meraviglia dell'essere straniero a tutti. bello sto cazzo di post....mannaggia, a saperne scrivere cosí mi trasferirei a roma pur io...
RispondiEliminaera un mix di città tra il reale e il metaforico...comunque, quando vuoi, a Roma ti aspetto a braccia aperte.
RispondiEliminaUn caro saluto.
lei deve continuare a scrivere ste perle rare e pubblicare...se pubblicano una zappa come me, è bene uscir dal guscio e farsi avanti. Tenetemi lontano quel bifolco lassù se mai arriverà a Roma.:P
RispondiEliminalei è troppo troppo gentile...se quel bifolco scenderà nell'Urbe le faremo sicuramente visita...
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