venerdì 24 dicembre 2010

London eyes

La pioggia che cade mi fa venire in mente il Ponte di Londra.
I bambini  da dietro un brutto cespuglio, le facce squallide che spiavano me e il lungofiume e il futuro del Vizio.
La pioggia cadeva sulla città, leggera come tante volte, la Torre era bellissima e grigia.
Il vecchio della metropolitana portava addosso il suo buffo cartello che diceva " Prepare to meet your doom".
Le barche passavano sul Tamigi quasi senza rumore, un grattacielo sembrava un enorme proiettile  pronto a sfondare il cielo grigio di Londra.
Ecco, così, un passo dopo l'altro, amico mio , fatti forza e passa questo ponte.
Ho comprato un bellissimo ombrello e l'ho dimenticato a Saint Paul.
Un biglietto dell'Underground accartocciato nella mia tasca.
Guardavo le barche andare lente sul Tamigi, i piccoli teppisti dietro i cespugli, poi un penny nel palmo della mia mano.

Guardai la ragazza venirmi incontro e lei guardò me.
Ecco, così, un passo dopo l'altro,amico mio, fatti forza e passa questo ponte.
Un bellissimo ombrello dimenticato a Saint Paul.
Un biglietto dell'Underground accartocciato nella tasca.
Un penny miserabile nel palmo della  mano.
Prepare to meet your doom.

Continuammo a guardarci e i suoi occhi erano bellissimi attraverso la pioggia e il vento e ricordo i suoi  capelli scarmigliati mentre la notte calava trionfante sulla riva Sud e gettava lunghe ombre  intorno a noi che andammo ciascuno  per la propria strada, soli e perduti dentro il cuore buio di Londra.

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