Oggi una mia collega d'ufficio ha detto che crede nella reincarnazione. Ha cercato di spiegarci un po' questa sua fede ma spiegando si e ' notevolmente ingarbugliata.
Allora anche gli altri hanno cominciato a dire la loro per quanto riguarda la religione, Dio e cose del genere e quindi si sono tutti infognati dopo un po' in una paurosa palude di opinioni sparate così a caso.
Ho detto qualcosa pure io, qualcosa di incolore come al solito, credo. Poi ho taciuto.
Gli altri intanto erano arrivati ai vangeli apocrifi.
Non so se ci reincarneremo tutti come sostiene la mia collega o se vedremo Cristo in paradiso come ha detto l'altro mio collega oppure se non lo vedremo affatto come sostiene qualcun altro.
Oggi ci pensavo e qualche altra volta ci penso, ma il pensiero della fine non e' poi così importante per me: la fine prima o poi arriva e tutte le nostre credenze o congetture saranno solo parole, le vane parole che un giorno scorderemo o ricorderemo male e tutte al contrario...
Pero' pero' continuiamo come sempre a preoccuparci dell'abisso che si spalanca (quanto lontano, quanto profondo?) e non riusciamo neanche a renderci più tollerabile la strada polverosa che ci sta portando li'.
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